Ionoforesi

La ionoforesi o iontoforesi è una tecnica di somministrazione farmaceutica attraverso l’epidermide (somministrazione per via transcutanea), utilizzando una corrente continua (corrente galvanica), prodotta da un apposito generatore. Sostanzialmente si potrebbe definire un’iniezione “senza ago”.
E’ una tecnica elettroterapica che sfrutta la corrente continua per introdurre medicamenti nella zona di dolore o di contrattura. Il farmaco utilizzato può avere polarità negativa o positiva ed in base a questo viene posto sul catodo o sull’anodo dell’elettromedicale ( l’elettrodo non viene posto a diretto contatto con la cute ma con l’interposizione di una spugnetta).

Mediante la corrente erogata il medicamento viene veicolato da un polo all’altro attraversando così la sede interessata dalla patologia e rilasciando lo specifico principio attivo che vi agirà con sue caratteristiche fisico-chimiche.
Farmaci con polarità negativa: diclofenac sodico, piroxicam, acetilsalicilato di lisina, ketoprofene, indometacina, acido etilendiaminico-tetracetico (EDTA)
Farmaci con polarità positiva: cloruro di calcio, novocaina, nitrato d’argento, adrenalina.

Indicazioni: variano in rapporto al tipo di farmaco impiegato; patologie di tipo infiammatorio, osteoartrosi,  osteoporosi, mialgie, tendinopatie ecc.
Controindicazioni: presenza di pace-maker, mezzi di sintesi metallici, lesioni cutanee, epilessia, ipoestesia cutanea.

I vantaggi della somministrazione di farmaci con questa modalità sono:
– Evitare la somministrazione per via sistemica (orale, intramuscolare, endovenosa);
– Applicare il farmaco direttamente nella sede corporea interessata dalla patologia;
– Permettere l’introduzione del solo principio attivo, senza veicolanti (eccipienti);
– Permettere agli ioni di legarsi a determinate proteine protoplasmatiche;
– Iperpolarizzare le terminazioni nervose.

Dott.